Lodi, 9 settori economici su 13 soffrono le guerre
La trimestrale di Unioncamere vede però segni positivi nelle imprese artigiane
L’industria manifatturiera della Lombardia soffre ma resiste all’instabilità dei mercati conseguente al complesso quadro geopolitico internazionale. La conferma è arrivata ieri con i dati sulla congiuntura economica del terzo trimestre dell’anno presentati da Unioncamere Lombardia. Ecco la sintesi:
PRODUZIONE - Nell’industria è diminuita rispetto al trimestre precedente dello 0,7% (su base annua il calo è stato dell’1,5%); nell’artigianato è cresciuta dello 0,2% (su base annua l’incremento è stato dello 0,5%).
ORDINI INTERNI - A causa dell’inflazione e del caro-tassi, e della conseguente contrazione dei consumi, il calo nell’industria nel trimestre è stato dell’1,4%, nell’artigianato dello 0,3%.
ORDINI ESTERI - Flettono rispetto al trimestre precedente, ma in misura minore rispetto agli ordini interni: -0,3% per l’industria e - 0,1% per l’artigianato.
MATERIE PRIME - I prezzi per l’industria rallentano la corsa e aumentano dello 0,8% sul trimestre precedente; crescono però del 4,5% nell’artigianato.
I SETTORI -Il calo di produzione tocca nove settori su tredici: dal -9,4% del tessile al -0,7% della meccanica. Sono ancora positivi abbigliamento (+9,6%), alimentari (+1,2%), mezzi di trasporto (+0,5%) e chimica (+0,4%).
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