Logistiche nella Bassa, avanti con i lavori:
quasi pronti i nuovi magazzini a Somaglia e a Ospedaletto

In entrambi i casi prevista la realizzazioni di pannelli fotovoltaici

Si avviano alla conclusione gli iter dei progetti per la realizzazione, nella Bassa, di due magazzini: l’ampliamento della logistica a Somaglia, in area ex Seliport, e la costruzione di un nuovo insediamento per lo stoccaggio a ridosso della tangenziale di Ospedaletto Lodigiano.

In entrambi i casi, nell’ambito dei protocolli d’intesa siglati fra Provincia di Lodi e Comuni d’ambito, dunque Casalpusterlengo, Livraga, Ospedaletto Lodigiano, Senna Lodigiana, Somaglia, Casale, Orio Litta, è stata prevista l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli stabili e la messa a disposizione dell’energia prodotta da questi impianti alle Comunità energetiche rinnovabili (CER) che i Comuni d’Ambito potranno promuovere (sulle costituzioni delle CER vi è però un temporaneo stallo normativo da superare).

Il progetto di Somaglia risulta in variante al PGT somagliese e riguarda la trasformazione di un’area da ambito dei Parchi Sovracomunali (quello della Guardalobbia, mai istituito) ad Ambito produttivo e servizi pubblici per una superfice di 20.162,00 metri quadrati lungo la strada provinciale 234, accanto al comparto produttivo esistente, in continuità.

Si tratta dell’area ex Seliport, più precisamente del blocco dei magazzini Prologis e dell’attività di Flextronics, specializzata nella presa in carico e nella gestione dei prodotti elettronici e relativi accessori. Il progetto di Ospedaletto Lodigiano riguarda una lotto edificabile, che sorge fra il vecchio tracciato della strada provinciale 234 e la rotonda in cui la tangenziale incrocia la strada provinciale 107. L’iniziativa, avanzata lo scorso anno dalla “PDC Industrial IT V” srl, società immobiliare, riguarda la realizzazione di un mix di aree dedicate alla logistica, aree di servizio e aree verdi per una superfice coperta pari a circa 14.800 metri quadrati su una superfice totale di circa 33.200 etri quadrati. La concertazione è necessaria essendo un intervento di interesse sovracomunale e rendendosi necessario il passaggio urbanistico da ambito produttivo- di servizi a logistico.

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