Nel 2024 cala il tasso di occupazione: in troppi rinunciano a cercare lavoro

Il Lodigiano L’analisi Istat evidenzia come la percentuale di chi non studia o lavora tra i 15 e i 29 anni sia la più alta fra le province di Lombardia

Nel 2024 il tasso di occupazione tra i giovani lodigiani di età compresa fra i 15 e i 29 anni è sceso al 38,2%. Nel 2023 era risultato del 40,4%, nel 2022 del 42%. In soli tre anni il calo complessivo è stato dunque del 3,8%. È quanto si rileva dall’esame del capitolo dedicato al lavoro incluso nell’edizione 2025 del rapporto “Bes - Benessere equo e sostenibile dei territori” diffuso dall’Istat martedì scorso.

La lente sullo specifico indicatore del rapporto ci dice che in Lombardia il tasso di occupazione giovanile nel 2024 è risultato del 42% (-0,5% rispetto al 2023) e che solo nella provincia di Pavia (37,1%) è risultato inferiore a quello registrato nel Lodigiano. Ed anche che negli ultimi tre anni soltanto nella provincia di Brescia c’è stato un calo complessivo maggiore (-6,1%) rispetto a quello registrato nello stesso periodo sul nostro territorio. Evidenzia inoltre come la percentuale di giovani lodigiani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano sia salita lo scorso anno al 13,8% (+0,4% rispetto al 2023), la quota più alta tra le province della Lombardia (la media regionale è risultata del 10,1%, in calo dello 0,5%).

L’analisi dell’Istat riporta anche i dati sul tasso di occupazione nella fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni: nel Lodigiano la percentuale 2024 è risultata del 70,7% (era del 73,1% nel 2023), la più bassa in Lombardia dopo quella registrata a Sondrio (il dato medio regionale è stato registrato al 74,8%, +0,2% rispetto al 2023).

Al capitolo sul lavoro è collegato quello dedicato all’istruzione e alla formazione. Ecco alcuni dati (sempre riferiti al nostro territorio e aggiornati a tutto il 2024) contenuti nel rapporto: il confronto con il 2023 ci dice che l’unico indicatore con un saldo positivo - seppur con un valore inferiore alla media lombarda attestata al 69,4% (+1,2%) - è risultato quello sulla percentuale di persone tra i 25 e i 64 anni con almeno il diploma: la quota rilevata è stata del 60,2% (+1%).

Tutti gli altri indicatori hanno segnato valori in regresso e sempre al di sotto della media regionale: la quota di persone tra i 25 e i 39 anni in possesso di laurea o di un titolo di livello terziario è risultata del 21,1%, in calo rispetto al precedente 22,4% (in Lombardia la media registrata è stata del 34,4%, -0,2%); la quota di studenti di terza media con una competenza numerica non adeguata è salita al 39,4% (+1,2%), tra le più alte in Lombardia (la media regionale è risultata del 35,2%, in calo dello 0,2%); la quota di persone tra i 25 e i 64 anni che hanno partecipato ad attività di formazione nelle quattro settimane precedenti l’intervista è risultata del 7,2% (-1,9%), quasi cinque punti sotto la media lombarda (12%, in calo dello 0,4%).

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