Pil di Lodi sopra la Lombardia, ma nel 2025 frena l’occupazione

ASSOLOMBARDA Previsto un aumento dello 0,9 per cento per la provincia

Anche nel complicato scenario internazionale resta positiva la previsione 2025 del Pil della provincia di Lodi: +0,9%. Per quanto rivista al ribasso (ad aprile la crescita stimata era dell’1,5%) risulta ancora superiore sia a quella riferita alla Lombardia (anche questa rivista nel suo complesso al ribasso, dal +0,8% della scorsa primavera all’attuale +0,6%), sia a quella riferita all’intero territorio italiano (+0,6% come per la Lombardia, ma invariata rispetto ad aprile). È quanto riporta il nuovo “Booklet Economia Previsioni” di Assolombarda (realizzato sulla base di previsioni macroeconomiche prodotte da Svimez), che evidenzia come, in un contesto di estrema incertezza, nella prima metà del 2025 l’economia mondiale abbia mostrato tenui segnali di resilienza «con, però, prospettive per il commercio internazionale orientate verso una fase di indebolimento a seguito della politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti».

L’incremento del Pil 2025 dei territori del “quadrilatero” di Assolombarda è stimato nel complesso all’1,2%. Un dato condizionato dalla previsione che riguarda la Città Metropolitana di Milano, +1,3%. Per la provincia di Monza Brianza la crescita stimata è invece dello 0,5%, per quella di Pavia dello 0,2%.

Con riferimento al Lodigiano, Assolombarda annota: «L’espansione di Pil nell’anno in corso vede un contributo decisamente positivo delle costruzioni, una crescita dei servizi e, anche, un moderato apporto della manifattura, diversamente dallo scenario lombardo». Con riferimento all’intero quadro lombardo sottolinea che «l’espansione del valore aggiunto generato dal terziario regionale è attesa al +1,0% rispetto al 2024, a fronte di un più contenuto +0,6% nazionale», mentre «per l’industria si prevede un calo annuo del valore aggiunto dell’1,2%, più pronunciato del -0,6% nel totale italiano».

Note meno positive, per quanto riguarda il Lodigiano, riguardano le previsioni sull’occupazione: la variazione annuale stimata è pari allo zero, un dato in controtendenza rispetto a quello lombardo, +0,7%, e a quello del “quadrilatero” di Assolombarda, +0,9% (nella Città metropolitana di Milano la crescita prevista è dell’1,3%, nelle province di Monza Brianza e di Pavia dello 0,4%).

L’ultimo appunto riguarda la previsione sul Pil per il prossimo anno: «Per il 2026 è attesa una leggera accelerazione, +0,8% in Lombardia e +0,7% in Italia».

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