POSTE Aumenta lo stipendio per trecento dipendenti
Più garanzie economiche e di welfare
Sono circa 300 i dipendenti di Poste Italiane nella provincia di Lodi - dove sono operativi 56 uffici postali e 3 centri di distribuzione - interessati dal nuovo contratto collettivo nazionale per il personale non dirigente firmato martedì scorso dall’azienda e dalle organizzazioni sindacali. Circa 180 sono impiegati nelle attività di ufficio e circa 120 in quelle di recapito.
L’accordo, che a livello nazionale riguarda 120.000 dipendenti, sarà valido fino al 31 dicembre 2027. È esteso anche ad altre società del gruppo, tra le quali SDA Express Courier e Poste Logistics (che in precedenza applicavano discipline contrattuali diverse), e prevede un incremento retributivo di 230 euro lordi medi che saranno ripartiti lungo l’intero periodo di validità del contratto, con un aumento dei minimi tabellari pari a 192 euro lordi medi. Altri termini dell’intesa sono il riconoscimento nel mese di settembre di 1.000 euro lordi una tantum a titolo di competenze contrattuali arretrate 2024 e di anticipazione sui futuri miglioramenti economici; l’aumento di 1,26 euro del buono pasto giornaliero; l’aumento di 5 euro del contributo a carico dell’azienda per il pacchetto base del piano di assistenza sanitaria integrativa, per il quale sono state ampliate le prestazioni; l’aumento dal 2,3% al 2,5% della retribuzione del contributo aziendale per Fondoposte, il fondo di previdenza complementare per i dipendenti.
Soddisfazione è stata espressa dalle parti in causa. Queste le parole di Silvia Rovere, presidente di Poste Italiane: «Voglio esprimere il mio apprezzamento per i rappresentanti dei lavoratori che hanno affrontato questo negoziato con grande senso di responsabilità. L’intesa raggiunta ci permette di guardare con grande ottimismo all’ulteriore crescita dell’azienda e al futuro dei dipendenti di Poste Italiane che grazie alle novità del contratto ottengono garanzie economiche e di welfare, nel solco della grande attenzione che l’azienda riserva al benessere dei dipendenti». Queste le parole della Cisl Slp: «Siamo riusciti a sottoscrivere un contratto moderno, di qualità e che viene incontro ai recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni. Mai nessun contratto in Poste ha avuto un aumento medio pro capite di 230 euro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA