LODI È arrivato dal Piemonte il pentolone da tre tonnellate per cucinare la trippa di San Bassiano

Arrivato da Moncalieri (Piemonte) il maxi pentolone che giovedì riporterà a Lodi la tradizione della trippa di San Bassiano, tra le mura della Croce rossa fervono già i lavori: all’opera con l’accoglimento del pentolone da 3 tonnellate che durante la notte ospiterà la cottura lenta della trippa, targata Pro loco, da venerdì volontari e operatori della Cri di Lodi sono operativi per garantire il successo dell’edizione post-Covid della trippa.

Dopo aver preso in consegna il pentolone maxi-formato grazie all’impeccabile organizzazione della Pro loco guidata dal suo presidente Ettore Cattani, la Cri del Comitato di Lodi ha messo a disposizione i locali della sede di viale Dalmazia e il cortile per ospitare la preparazione della buseca: «Abbiamo messo a disposizione i nostri locali e la cella frigorifera, dove stiamo custodendo la trippa che, in occasione della festa patronale, verrà servita gratuitamente ai lodigiani sotto palazzo Broletto - spiega la presidente Lucia Fiorini, svelando anche qualche aneddoto “dietro le quinte” -. Si tratta di una sinergia nata con la Pro loco che ci metterà nuovamente alla prova con la preparazione della trippa che i cittadini attendono sempre con grande fermento. A tal proposito, dopo le precedenti esperienze, abbiamo rivisto gli orari».

Quest’anno, la squadra di volontari che si darà il cambio durante la notte di lavoro, tra mercoledì e giovedì, accenderà il fuoco a legna per cominciare a cucinare la trippa dalle due, invece che a partire dalla mezzanotte: «Alle 3, quando l’acqua sarà ormai in ebollizione e sarà tutto pronto per dare il via alla ricetta e cominceremo a buttare nel calderone tutti gli ingredienti, cominciando a “remare” la preparazione». Invece che i classici strumenti da cucina, infatti, la trippa richiederà un ponteggio per scoperchiare il pentolone e degli utensili simili a veri e propri remi, per mescolare.