Per “Lodi al Sole” un bilancio tra luci e ombre: «Bene gli eventi lontani dal centro, ma dopo il tombolone il nulla»
Baristi e imprenditori della ristorazione valutano la rassegna promossa dal Broletto
Un bilancio tra luci e ombre: “Lodi al Sole” ha illuminato la città durante l’estate lodigiana con eventi che hanno toccato, non soltanto piazza della Vittoria, ma anche le periferie del capoluogo.
Per raccogliere le impressioni di chi ha vissuto la kermesse organizzata dal Comune da vero “protagonista”, abbiamo passato in rassegna alcun i locali del quadrilatero, oltre alla pizzeria Castello e alla trattoria Torretta. Perché la novità dell’estate 2023 si è rivelata la possibilità di contagiare altre zone della città.
Dunque, se qualche esercente della piazza ha storto il naso, lamentando meno eventi nel cuore di Lodi, certamente chi vive in “periferia” ha espresso il suo apprezzamento: «Una piazza che si presta bene agli eventi, ma che non è mai stata sfruttata a dovere - dice Mircho Barbieri della pizzeria Castello -: grazie agli eventi di “Lodi al Sole” l’imbocco del centro storico era finalmente vivo. Gli eventi hanno portato movimento in maniera omogenea in tutta la città».
Anche Marco Romeo della trattoria Torretta dice: «Dopo dieci anni si è tornati finalmente a far vivere piazza Sommariva grazie ad “Accordi in piazza” che ha offerto al quartiere un concerto di musica jazz, swing e blues».
Ma nella cerchia dei locali della piazza, invece, gli esercenti non sono proprio tutti soddisfatti: «Se confrontiamo il programma con quello degli scorsi anni, gli eventi quest’anno erano meno - dice Angela Mannalà del bar panificio da Angy che sforna specialità siciliane -. Non ha senso portare le iniziative in altre location, come piazza Broletto, se poi non c’è posto per tutti, con un solo bar a disposizione per godersi la serata».
Da tre anni dietro al bancone della gelateria Guaco, Vittoria Sculco ha sottolineato la necessità di pubblicizzare meglio la programmazione, distribuendo i volantini delle iniziative in tutti i locali. “Gero” Monico del Victory bar ha detto: «A prescindere dagli eventi, la piazza è tornata ad essere un punto di ritrovo per i giovani come tanti anni fa». Al bar Lodi, Alessandro Cipolla ha sottolineato la necessità di incrementare la quantità di eventi, ricordando con piacere l’Idol Festival che, ad aprile, aveva portato una ventata di novità. Lunga dal 16 giugno al 15 settembre, la rassegna ha soddisfatto molto Roberto Arigò del Portico dei pensieri che ha ricordato il “tutto esaurito” al suo ristorante durante il tributo a Vasco Rossi: «Quando ci sono iniziative in piazza, registriamo un incremento degli incassi: chi dice il contrario è un bugiardo».
L’estate è cambiata e c’è movimento anche nei mesi più caldi, sottolinea Alice Andreoli del Gibe cafè: «Ma dopo il Tombolone del 6 agosto, non c’è più stato nessun evento in piazza».
Claudio Vigentini del Caffè Vistarini è approdato per il primo anno in piazza della Vittoria, dopo anni al Caffè Letterario: «Non ho la possibilità di fare una comparazione ma certamente si tratta di un bilancio positivo: gli eventi hanno portato un buon afflusso in piazza». Da migliorare, invece, l’idea che sta dietro alle iniziative: «Serve un’idea strutturale che possa proseguire anche negli anni a venire», ha detto, riportando l’esempio del Festival della fotografia etica che, alla sua 14esima edizione, porta un gran numero di visitatori anche da fuori o il “Jazzin’ Laus che, dal 2008 al 2010 aveva stimolato una nuova corrente giovanile. «Una rievocazione della città medievale, ad esempio, sarebbe un evento nuovo, diverso per attirare turisti», propone. Soddisfatta, al Nazionale, la titolare Marina Gianelli riferisce di aver apprezzato il musical “Moulin rouge”.
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