SANT’ANGELO Murati altri quattro alloggi alla cascina Belfuggito

La situazione di abusivismo di sta progressivamente risolvendo. I lavori sotto il controllo dei carabinieri

Un’altra giornata di lavoro, sempre sotto l’occhio vigile dei militari dell’Arma dei carabinieri. Sempre per murare porte e finestre e mettere un freno alle occupazioni di una parte del complesso di cascina Belfuggito. Operai al lavoro nella giornata di sabato per blindare altri 4 appartamenti lasciati liberi dagli occupanti abusivi di cascina Belfuggito, lungo via dei Boschi. Tutto è partito venerdì, quando il proprietario di una parte del complesso Carlo Chiaravallotti, che ha anche una delega per la gestione di un altro pezzo importante della proprietà su cui grava un’ipoteca, ha fatto partire l’allerta sulla possibilità di poter intervenire su un altro pezzo del complesso, dopo aver già fatto lo stesso il 17 maggio per 6 appartamenti. Detto fatto, la mattina successiva gli operai erano già sul posto con materiali e attrezzi, con il presidio di sicurezza dei carabinieri. «Qualche momento di tensione c’è sempre nei miei confronti, perché comunque con queste iniziative andiamo ad eliminare gli spazi a disposizione e a rendere il luogo meno ospitale - spiega Chiaravallotti - : tutto però è andato per il verso giusto e siamo riusciti a concludere le operazioni nel pomeriggio. Posso dire che davvero questa volta iniziamo a intravedere la luce alla fine del tunnel». Quel “tunnel” che è stato negli anni sinonimo di malessere e indignazione per i residenti, di dibattito pubblico e di confronto politico, ma che ha significato per i proprietari non poter disporre di una parte del proprio patrimonio. «Voglio dire intanto che senza la preziosissima azione dei carabinieri, che hanno continuato a presidiare, a fare interventi, a dare ai residenti la percezione del controllo costante, non saremmo a questo punto - chiude Chiaravallotti - : sentirsi ringraziare poi dalle forze dell’ordine e dalla prefettura per questi interventi è una grande soddisfazione. Oggi abbiamo la netta sensazione che si riuscisse a trovare una sistemazione al nucleo familiare storico, che è ormai stanziale qui da anni, gli altri pochi nuclei rimasti prenderebbero la via verso altri luoghi. Serve uno sforzo ancora, anche per la rimozione dei rifiuti. Noi intanto siamo già pronti a mettere un cancello automatico all’ingresso della proprietà». E a scrivere così la parola fine a quello che per anni è sembrato un rompicapo.

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