
Cronaca / Basso Lodigiano
Venerdì 09 Febbraio 2024
“Pasquina” a Casale riapre i battenti con un viaggio nella storia
Grazie a Rachele Bertoglio e alla sua squadra rinasce l’antica osteria sotto i portici di Largo Casali
L’insegna “Pasquina” è già un viaggio nella storia. E lo è per davvero quello compiuto da Rachele Bertoglio e dalla squadra che l’accompagna nella riapertura dell’antica osteria sotto i portici in Largo Casali, in programma oggi alle 18 all’ora dell’aperitivo. Rachele ha 23 anni e studia pedagogia, che è un bel modo per capire gli altri. Quanto alla “passione” per i fornelli le arriva, pure quella, dal passato. Da un albero genealogico che meriterebbe un disegno alla parete: il trisavolo aveva la locanda “San Giorgio”, anche stazione di sosta per i cavalli in via Cavallotti, il figlio di questi ha portato avanti il bar Gino (oggi Magic Bar, in mano ad altri) e la nonna gestiva “La Vecchia Corte” in via Cavour. Se poi ci mettiamo l’amore per la cucina di papà Antonio, è fatta.
«Siamo una grande famiglia e vogliamo che gli ospiti si sentano a casa – spiega Rachele -. Come se andassero della nonna». A suggerirlo è la cura di ogni dettaglio del locale e degli arredi. Dai mattoni a vista ai tavoloni in legno, passando per l’utilizzo del rame nella stessa cromia, fino a piatti, posate, bicchieri e tovaglioli, tutto parla di “ieri”. Le ceramiche sembrano uscite davvero da una vecchia credenza e forchette, cucchiai e coltelli sono valsi una ricerca in Francia. I bicchieri poi meritano una “conversazione” a parte: di diversa forma e grandezza raccontano una certa qualità del “bere”, dove per qualità s’intende un certo gusto. Esattamente come la cucina, una carrellata di «piatti tipici lombardi», annota Rachele, aiutata da Simona Cerri, ex titolare dell’osteria e ora in veste di cuoca.
Solo per dare qualche assaggio, si va dai risotti ai brasati alle trippe, e poi arrosti, costine, merluzzo in cassoeula e fritto, rane, pesciolino di fiume e dolci “fatti in casa”: tiramisù, crostate, rigorosamente d’estate la torta di Casale. A fianco della titolare, una crew di tanti giovani che si alterneranno in sala e al bar caffetteria e cocktail: Maria, Daniele, Chiara, Simona la cuoca e Simona l’aiuto cuoca. E nel dietro le quinte, come ispiratore dell’iniziativa, papà Antonio. «È stato lui ad avere l’idea di riaprire questo storico locale» spiega la figlia Rachele. “Pasquina” è veramente una grande famiglia.
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