CASALE Ultimi dettagli per completare il polo logistico all’ex Seliport
Nel complesso tra Casale e Codogno targato Prologis
Sarà completato in settimana il nuovo sviluppo immobiliare logistico targato Prologis nella stecca ex Seliport tra Casale e Somaglia. L’area di 120mila metri quadrati è nel territorio comunale di Casale e l’immobile sorge su circa la metà, 60mila metri quadrati dove saranno ospitati due operatori, uno della farmaceutica con contratto già firmato, l’altro al momento ancora non noto, il cui rapporto è in definizione proprio in questi giorni. Con questa nuova realizzazione, il Parco logistico di Lodi occupa una superficie complessiva di 675mila metri quadrati e arriva a completamento. Il nuovo immobile è di 64mila metri quadrati e ha due palazzine uffici ricomprese nella struttura. Rispetto al resto del parco (in uso a Ceva), avrà un ingresso indipendente, con circa 150 posteggi auto e 30 per i Tir, con colonnine di ricarica elettrica per le vetture. Le baie di carico sono 73, con un’altezza sottotrave di 12 metri. Nello stesso immobile sono comprese due palazzine uffici per 1.600 metri quadrati totali, una per ciascun operatore, e l’intero compendio avrà la certificazione ambientale Leed Gold. A completamento dell’area è prevista un’importante schermatura verde con alberature all’esterno e all’interno del perimetro. I sistemi di illuminazione saranno a led ed è installato un impianto fotovoltaico dalla potenza di 1,4 megawatt, che porta la potenza complessiva installata nel parco a 3,1 megawatt. Una parte dell’immobile, 26mila metri quadrati, è stata realizzata per un cliente che opera nel settore farmaceutico. Il magazzino multi-temperatura avrà una temperatura controllata di 15-25 gradi centigradi su tutto il deposito, con due zone a temperatura controllata di -20 gradi e da 2 a 8 gradi per conservazione e la gestione ottimale di tutta la gamma di specialità farmaceutico-sanitarie distribuite dalla società, che già nelle prossime settimane potrà programmare l’avvio dell’operatività. Gli altri 38mila metri quadrati stanno per essere assegnati a un secondo operatore, di cui ancora non è noto né il nome né il settore di competenza.
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