
Due pacchi inviati e mai richiesti, il “brushing” arriva anche a Lodi
Le spedizioni recapitate in via Scacchi, ma è l’ennesima truffa nel settore dell’e-commerce
Due pacchi inviati a destinatari “fantasma”, o meglio, a destinatari indicati in modo non chiaro e univoco, con nome e cognome quindi e indirizzo corretto, ma solo con nome e indirizzo incompleto, senza civico. Recapitati nella stessa via di Lodi, via Scacchi, e nella stessa giornata, giovedì, a persone che non avevano ordinato il contenuto degli stessi e che neppure corrispondevano, tramite il nome, alle indicazioni fornite dalle etichette, peraltro malmesse.
È il fenomeno segnalato da una residente del capoluogo, che richiama al fenomeno del “brushing”, modalità di truffa già emersa a livello nazionale e peraltro segnalata ai suoi clienti anche da un colosso del settore dell’e-commerce, come Amazon. I pacchi arrivati giovedì in via Bracchi sono stati recapitati a due persone diverse, ma con modalità simili e con caratteristiche altrettanto simili, a partire dalle condizioni dell’etichetta.
Una sembrava essere stata tolta e rimessa e l’altra era comunque sollevata in un punto. All’interno di uno c’erano un cronometro e due fischietti e nell’altro un pacchetto con degli orecchini Disney; tutti prodotti peraltro mai ordinati dalle persone che li hanno ricevuti.
«Abbiamo anche pensato che potesse essere un tentativo per capire se le persone erano in casa o in vacanza - spiega la donna - : perché i pacchi sono stati lasciati nei pressi del giardino e il loro ritiro avrebbe potuto essere un segnale che le persone in questione erano in casa. Facendo qualche ricerca abbiamo anche letto del fenomeno del brushing. Potrebbe trattarsi di un caso di questo tipo».
Amazon, nelle informazioni su sicurezza e privacy, avvisa gli utenti che quando un cliente riceve un pacco che non ha ordinato potrebbe essere vittima della truffa del brushing, che si verifica quando soggetti malintenzionati inviano articoli non richiesti a soggetti terzi tramite l’acquisto con profili fake così da poter poi effettuare recensioni truffaldine e migliorare così la propria reputazione online, fondamentale quanto la visibilità per incrementare le vendite. Amazon chiede ai clienti - che non hanno l’obbligo di restituire i prodotti - di segnalare però i casi perché possa così indagare sulle segnalazioni e intraprendere le azioni appropriate contro i malintenzionati che violano le policy della piattaforma, riservandosi anche di sospendere o rimuovere i privilegi di vendita, trattenere i pagamenti e collaborare con le forze dell’ordine.
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