LODI «Servono fondamenta solide per rilanciare la nostra economia»
Il progetto Assolombarda da qui al 2030 privilegia i punti di forza, tra cui l’export che nel 2023 ha raggiunto i 6 miliardi di valore
A Cascina Sesmones ieri 8 luglio c’è stata la presentazione di “Your Next Lodi”, progetto targato Assolombarda su economia e futuro del territorio da qui al 2030. Un lavoro strutturato che possa tenere conto di tutto ciò che appartiene al territorio. Un progetto strategico. A fare gli onori di casa è stato Fulvio Pandini, presidente della sede di Lodi di Assolombarda: «Dobbiamo trasferire il nostro modo di fare impresa e rete a beneficio della crescita del territorio, avendo presente i nostri punti di forza, tra cui l’export, che nel 2023 ha raggiunto i 6 miliardi di valore, mentre la disoccupazione si è fermata ai minimi storici del 4%. Il nostro tessuto produttivo è in via di consolidamento, in particolare modo il manifatturiero. Occorre però sempre colmare lo squilibrio tra domanda e offerta di occupazione. Profili tecnici ingegneristici e i colletti blu sono introvabili. Invito i ragazzi a guardare dentro le nostre aziende» è stato il focus del discorso di Pandini, che ha poi lasciato la parola prima al prefetto Enrico Roccatagliata, focalizzatosi su inverno demografico, occupazione femminile, immigrazione e integrazione e poi a Valeria Negri, direttrice del Centro studi, territorio e ambiente Assolombarda: «Con il Politecnico e l’Università Bicocca abbiamo svolto un’analisi sul Lodigiano. Economia, terzo settore e infrastrutture sono state il fulcro. Quella Lodigiana è un’economia piccola, che vale 6,7 miliardi di Pil annuo, 1,6% del totale lombardo. L’industria lodigiana a livello di valore aggiunto nel 2023 è ferma a meno 0,2%. La disoccupazione a fine del 2023 è quasi la metà di quella del 2019. Altro elemento di spicco è l’export record nel 2023».
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