Occupazione, nel primo semestre saldo positivo nel Lodigiano
Ma nel raffronto tra 2024 e 2023 risultano in calo le assunzioni in apprendistato che sono finalizzate alla stabilizzazione (meno 21,83%) e sono in aumento i contratti a intermittenza (più 21,04%)
L’analisi della Uil Lombardia sui dati INPS relativi ai primi sei mesi del 2024 mette in evidenza un quadro preoccupante per il mercato del lavoro regionale. Seppure a fronte di un saldo positivo tra cessazioni e assunzioni, diminuiscono le nuove assunzioni complessive, soprattutto nelle forme più stabili (tempo indeterminato e apprendistato), e aumentano i contratti precari. Un trend che si conferma anche nel Lodigiano. In Lombardia infatti nel primo semestre 2024 le assunzioni complessive sono state 769.645 (rispetto alle 783.845 del 2023, meno 1,85%) e le cessazioni totali sono state 661.812 (rispetto alle 656.379 del 2023, più 0,82%), dunque un saldo positivo tra entrate ed uscite (più 107.833) ma con predominanza di contratti precari. Le variazioni percentuali per tipologia contrattuale mostrano chiaramente la tendenza verso rapporti non stabili: meno 3,85% per i contratti a tempo indeterminato; meno 0,88% per i contratti a tempo determinato; meno 16,10% per l’apprendistato (segno di un canale di ingresso qualificato sempre meno utilizzato), meno 1,50% per gli stagionali; meno 3,80% per i contratti di somministrazione e più 6,25% per i contratti a intermittenza (legati a forme di lavoro estremamente precarie). Quindi, a fronte di una diminuzione dell’occupazione complessiva, le imprese puntano su contratti più flessibili e meno vincolanti, riducendo la stabilità e la prospettiva dei lavoratori.
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