Ortofrutta, l’impennata dei prezzi anche a Lodi: «Aumenti fino al 20 per cento all’ingrosso»
SPESA ALLE STELLE Enrico Botti, fruttivendolo di corso Adda:«Non me lo spiego, sono 45 anni che faccio questo lavoro, e mai avevo visto questi prezzi
Spesa sempre più cara: a causa degli ultimi rialzi mensili portare il cibo in tavola sta diventando un salasso. Il “carrello alimentare” in soli 30 giorni è passato dal più 1 per cento al più 2,2 per cento, secondo dati Unioncamere, confermati anche dalla voce dei commercianti della città, in particolare dei fruttivendoli, che lamentano una crescita dei prezzi all’ingrosso che per alcuni articoli arriva quasi al 20 per cento in più. «Se vogliamo dipingere un quadro generale l’aumento di circa l’1,2 per cento di cui parla Unioncamere è veritiero, però c’è da tenere presente che vi sono prodotti che hanno avuto aumenti ben al di sopra di questa cifra - fa notare Enrico Botti, del negozio di ortofrutta di corso Adda -. Ad esempio l’uva, che quest’anno costa molto di più del 2023. È aumentata quasi del 20 per cento. Non me lo spiego, sono 45 anni che faccio questo lavoro, e mai avevo visto questi prezzi. L’anno scorso l’uva si vendeva a 3,90 euro al chilo, oggi costa 6 euro. Io mi rifornisco spesso al mercato di Milano e noto che non solo frutta e verdura, ma anche carne, pesce e pollame stanno subendo dei rincari».
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