SAN COLOMBANO Vendemmia in ritardo e difficile in collina: «Cali produttivi anche del 70%»

Imperversa la peronospera, tra le più insidiose malattie della vite

Vendemmia ancora lontana a San Colombano. A differenza delle ultime stagioni quando i primi grappoli finivano nelle ceste già al 10 o 12 agosto, quest’anno la raccolta rischia di partire lunga, ben oltre Ferragosto, e di essere molto poco soddisfacente. La peronospera, tra le più insidiose malattie della vite, quest’anno ha imperversato portando a un calo produttivo tra il 50 e il 70 per cento, di fatto quasi cancellando l’annata. «Di 25 etichette, il 2024 ne avrà forse una dozzina. Danno rilevantissimo, ma questa è l’agricoltura», dice Gianenrico Riccardi, titolare della Nettare dei Santi, la più grande azienda vitivinicola della collina di San Colombano. Sono già state avviate le pratiche per la richiesta di stato di calamità sia dal Consorzio Volontario San Colombano Doc sia dal Distretto Agroalimentare della Collina di San Colombano. Difficile si riesca a ottenerne il riconoscimento, anche se la situazione di San Colombano è simile (e potrebbe essere associata nella richiesta al Ministero) a quella dell’Oltrepò Pavese.

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