Stretta al credito e più export, i dati delle imprese nel 2023

Il quadro dell’economia lodigiana nel “terzo focus” della Cna

L’aumento consistente dell’export nel 2023 rispetto al 2022 (+5,4%); la crescita contenuta, ma superiore a quella media lombarda, registrata a marzo 2024 rispetto a marzo 2023 del numero totale di imprese attive (+0,5%); la crescita, contrapposta al calo regionale, registrata sempre a marzo 2024 rispetto a marzo 2023 del numero delle sole imprese artigiane (+0,8%); l’occupazione in leggera flessione a fine 2023 rispetto a fine 2022 (-0,2%); il calo del credito alle aziende registrato a fine 2023 rispetto a fine 2022 (-6,8%). Sono i dati salienti che riguardano il territorio lodigiano diffusi ieri dalla Cna Lombardia, contenuti nel “Terzo Focus” sull’andamento dell’economia regionale e riferito per alcuni capitoli al confronto marzo 2024/marzo 2023 e, per altri, al confronto fra l’intero 2023 e l’intero 2022. L’analisi, curata dal Centro Studi Sintesi, evidenzia, con riferimento all’intera regione, «prospettive di crescita in sostanziale “rallentamento” con diversi indicatori sottotono e in flessione». In questo contesto appare in chiaroscuro nella sua articolazione anche il quadro macro-economico del Lodigiano. Le note positive sono rappresentate dalla crescita dell’export (che, come più volte ricordato, nel 2023 ha raggiunto un valore di 5,7 miliardi di euro) e dall’aumento a marzo 2024 rispetto a marzo 2023 sia del numero totale delle imprese attive (lo scorso 31 marzo se ne sono contate 14.022, + 0,5% rispetto ad un anno prima, mentre in Lombardia l’aumento è stato dello 0,3%), sia di quello delle sole artigiane (4.889 lo scorso 31 marzo, +0,8% rispetto ad un anno prima, mentre in Lombardia si è registrata una flessione dello 0,5%). Le note meno positive sono rappresentate dal calo, seppur contenuto, degli occupati (a fine 2023 risultavano 100.462, -0,2% rispetto ad un anno prima, un valore in controtendenza rispetto alla crescita dell’1,7% registrata in regione) e da quello del credito alle aziende (a fine 2023 la quota complessiva dei prestiti è risultata di 2,2 miliardi, -6,8% rispetto ad un anno prima, un valore superiore al dato medio regionale del 4,5%, sebbene inferiore rispetto a quello registrato in altre sei province).

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