Egitto: «Prime vittime sono i cristiani»
In Italia da 10 anni raccontano a «Il Cittadino» il loro dramma, con anziani costretti a restare in casa senza medicine, intanto le agenzie di viaggi devono “dirottare” i turisti che puntavano al Mar Rosso
Il dramma degli egiziani cristiani a Melegnano. «Siamo angosciati per la sorte di nostro padre: non può neppure uscire di casa, rischia di essere ucciso». E intanto le agenzie di viaggio cancellano i voli per il Mar Rosso. Questi sono giorni d’angoscia per i fratelli George e Luiz, che una decina d’anni fa hanno lasciato l’Egitto per cercare fortuna in Italia. «Viviamo a Melegnano dal 2003 con le nostre famiglie - hanno raccontato -: sino a tre anni fa lavoravamo a Milano, mentre oggi abbiamo aperto un’attività tutta nostra».
In base agli ultimi dati demografici sono quasi trecento egiziani residenti a Melegnano, dove negli ultimi anni la loro crescita è stata tanto costante quanto continua. In altre parole, quindi, la popolazione nordafricana si è integrata piuttosto bene nella nuova realtà italiana. E così è stato anche per George e Luiz, che oggi vivono in città con mogli e figli. Sta di fatto che in questi giorni la loro attenzione è naturalmente rivolta alle drammatiche immagini in arrivo dall’Egitto, la loro terra natale dove è in atto una vera e propria guerra civile. «La situazione si sta facendo sempre più drammatica - hanno affermato i due fratelli -. Tanto più per noi cristiani copti, che siamo le vere vittime della guerra civile scoppiata al Cairo. Basti pensare che sinora sono state distrutte ben quaranta chiese». Ma George e Luiz sono in ansia anche per la sorte del loro padre, che vive tuttora al Cairo con altri componenti della loro famiglia. «Lo sentiamo quasi tutti i giorni, e ogni volta è sempre più preoccupato - hanno continuato con le lacrime agli occhi -. Tanto più che non può neppure uscire di casa, nemmeno per acquistare i medicinali di cui pure ha tanto bisogno. Il rischio, infatti, è che possa cadere vittima di qualche musulmano accecato dall’odio. Ma anche gli altri parenti non se la passano certo bene: anche loro ci raccontano il dramma cui devono far fronte ormai quotidianamente. Negli ultimi giorni, del resto, le violenze sono diventate una tragica normalità».
Anche a Melegnano, intanto, le agenzie di viaggio hanno bloccato i voli diretti sul Mar Rosso. «Si tratta di una direttiva che arriva direttamente dalla Farnesina - ha fatto sapere sabato pomeriggio un’operatrice del settore -. Si spiega così la giornata di super-lavoro per trovare mete alternative a quella egiziana. In questi giorni infatti, complice ovviamente il periodo estivo, diversi melegnanesi avevano in programma un soggiorno sul Mar Rosso».
In questo caso, però, le vacanze passano naturalmente in secondo piano rispetto al dramma dell’Egitto e della sua gente. «La nostra speranza è che questa catena di violenza possa finire quanto prima - hanno ribadito i fratelli George e Luiz in conclusione -. Perché davvero il nostro popolo d’Egitto non merita nulla di tutto ciò». Un’altra nazione ricchissima di storia dove politica e fondamentalismo stanno distruggendo tutto.
Stefano Cornalba
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